Dopo il sepolcro, il vuoto assoluto, un silenzio assurdo, una paura abissale, una prostrazione indomabile. Il Sabato santo è un giorno nel quale non si può vivere. Gesù non c’è più davanti agli occhi. Le donne non l’hanno davanti nemmeno morto, nemmeno per piangerlo al sepolcro e lavarlo e accarezzarlo e bagnarne il corpo con lacrime calde e vive.
da "La Traversata" Ediz. Itaca 2015 p 55
Il Sabato Santo è il giorno dell'attesa, non davanti alla pietra del sepolcro.
"Il cuore attende con dei gesti, con la preghiera e la confessione, con un'opera di carità e con il lavoro, in famiglia e con gli amici" (da un sms)