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Venerdì 15 aprile 2016 – Sant’Abbondio, 564 circa

"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue..."

CARNE E SANGUE

Arriviamo al punto. Gesù non dice solo: “Io sono il pane della vita”. Egli specifica: “La mia carne è vero cibo, il mio sangue vera bevanda”. Non sono affermazioni evanescenti, ma concrete. Gesù non ci domanda appena di credere in lui e alla sua parola. Egli domanda un'unità con la sua stessa persona, una partecipazione alla sua vita. Ecco come: la sua carne da mangiare e il suo sangue da bere. Roba da cannibali, da antropofagi? Se avremo fede e pazienza di stare con lui, arriveremo fino all'Ultima Cena, e allora vedremo e capiremo.

Vangelo secondo Giovanni 6,52-59

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

 

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