Storia di un ragazzo
L’intelligenza straordinaria di un bambino e la sua acuta sensibilità vengono stimolate da un ambiente favorevole, determinato soprattutto dalla presenza di una mamma-educatrice, che lo accompagna nella fioritura. Manuel è un bambino aperto alla vita e spalancato alla fede, sa parlare e poi anche scrivere, descrivendo con acuta precisione quel che vede e quel che vive. La sua storia è bella e potrebbe assomigliare a quella di un bambino prodigio, o meglio di un bambino santo. Non è un caso che, percorrendo le pagine di questo racconto limpido e lineare, venga in mente Nennolina con le sue letterine, e se ne scoprano bellissime analogie. In un certo modo, tutti i bambini e tutti i santi si assomigliano: soprattutto per un amore libero e aperto verso Gesù.
Il libro è quasi un diario, ripreso dai quaderni e dalle lettere di Manuel: il suo percorso di vita e di fede, l’insorgere della malattia, il tormento delle cure, la presenza delle persone attorno a lui, i dialoghi con il Signore Gesù che Manuel vede personalmente e con il quale parla come con un amico presente. E’ interessante che il testo riproduca qualche pagina di quaderno del bambino e si concluda con molte pagine di foto a colori che ne documentano la crescita e l’ambiente, insieme con una serie di disegni di un’amica illustratrice. E’ anche da dire che la penna agile del salesiano Valerio Bocci, esperto di ragazzi e di scrittura, lega in una bella tessitura tutto il racconto.
Enza Maria Milana, Valerio Bocci, Manuel, il piccolo guerriero della Luce, Elledici 2015 pp 240