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Martedì 6 settembre 2016 – Sant’Eleuterio, abate m.560

La CHIAMATA
Tanta gente va da Gesù per ascoltarlo e domandare guarigioni. Tra i discepoli, cioè tra coloro che lo seguono più da vicino, Gesù ne sceglie dodici, qualificandoli come apostoli. Essi diventano suoi amici e fiduciari, e Gesù affida loro compiti specifici verso quanti lo seguono e verso tutti gli uomini. E’ l’origine della Chiesa e quindi della continuità della presenza di Gesù nel tempo. Il Signore continua a chiamare anche oggi persone come discepoli e come apostoli, legandoli a sé in amicizia, per incontrare ogni uomo che vive nel mondo.
Vangelo secondo Luca 6,12-19

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.