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Sabato 10 settembre, San Nicola da Tolentino 1245 – 1305

UN ALBERO E UNA CASA

Dov'è piantato il nostro albero, dove è radicata la nostra casa? Raggiunti da Cristo nel battesimo e cresciuti nella vita della Chiesa, l’albero di vita può dare frutti e la casa può spalancare porte e finestre. Fin dall’inizio e poi ogni giorno ci viene donata una grazia senza misura: Gesù, con il suo Corpo vivente nella Chiesa, la sua Parola che illumina e riscalda, la sua compagnia che precede e sostiene. Siamo albero e casa: non in terreno solitario, ma nella terra di Dio e sulla roccia di Cristo che è la Chiesa.

Vangelo secondo Luca 6,43-49

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».