GIORNO E NOTTE
Gridare giorno e notte a Dio: a questo ci invita Gesù. Senza paura, senza interruzione. Non soltanto quando siamo assaliti da fatiche e tormenti, ma quando semplicemente respiriamo e volgiamo a Lui ogni nostro desiderio. Possiamo ritrovare la preghiera proprio come respiro dell’anima, come anelito verso un compimento: nel silenzio della notte o nel tumulto del giorno; nella solitudine della nostra stanza o nella grande assemblea della Chiesa, che ci trascina con gesti e canti.
Vangelo secondo Luca 18,1-8
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».