Lunedì 5 dicembre 2016 - Santa Crispina martire, a. 304
L’INCONTRO CHE SALVA
Un incontro cercato ad ogni costo. L’uomo paralitico deve ringraziare i suoi amici, che arrivano a scoperchiare il tetto della casa pur di condurlo davanti a Gesù. Un’esperienza di salvezza totale, anima e corpo: può alzarsi e camminare con libertà. Comprendiamo di quale ‘guarigione’ abbiamo bisogno. Cuore e anima, raggiunti e toccati dalla misericordia del Signore, si ridestano e si rimettono in cammino. Grazie a chi ci accompagna all’incontro con il Signore!
Vangelo secondo Luca 5,17-26
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».