Bellezza della Quaresima in canto
Anche una buona cornice dà valore al quadro. Il quadro è la Quaresima, con la verità delle sue celebrazioni e lo splendore dei vangeli delle liturgie domenicali. La cornice, domenica 19 marzo in Cattedrale a conclusione della Messa vespertina, è stata offerta dal Concerto presentato da due Cori, l’uno risultante dalla collaborazione del Coro Bellemo con quello di Borgo San Giovanni, l’altro tutto femminile - denominato Giuseppe Verdi in ragione delle ascendenze parentali della direttrice –, proveniente da Venezia. La differenza di stile dei due cori ha fatto risaltare la bellezza e il fascino conquistatore dei pezzi presentati.
Il coro Bellemo-San Giovanni ha proposto un percorso liturgico che dalla Quaresima è giunto alla Settimana Santa fino alla Pasqua. Il clima è stato introdotto dal solenne inno gregoriano ‘Attende Domine’, risalente al X secolo, vera colonna sonora della liturgia quaresimale, subito proseguito con ‘Signore Dio in Te confido’, antico corale tedesco divenuto assai popolare, e con ‘Qui presso a Te’ di autore anonimo, tradizionalmente attribuito a W. A. Mozart.
Si è entrati nella Settimana Santa con lo ‘Stabat Mater’ di Zoltán Kodály, pagina struggente scritta dal compositore ungherese appena sedicenne. Ecco quindi risuonare le note possenti di ‘Ave Re’ di mons. Vittore Bellemo.
La Pasqua è stata dolcemente evocata con la sequenza ‘Victimae Paschali’ (XI secolo), ed è esplosa nel ‘Regina coeli’ di Vittore Bellemo, preceduto dalla melodia gregoriana.
Alla direzione si sono alternati Francesco Bertotto e Carlo Oro. All’organo, di seguito, quattro giovanissimi talenti: Gabriele Bellemo, Nicola Gandolfo, Giovanni Ranzato e Mattia Varisco.
Più vario il repertorio della Corale femminile, che ha iniziato con il ritmo della battaglia di ‘Gerico’, famoso spiritual. E’ seguita la polifonia austera e primitiva di un Kyrie di Anonimo e una delicatissima ‘Ave Maria’ di Vladimir Vavilov nel 1970, passata alla storia come ‘Ave Maria di Caccini’. Ancora un testo spiritual evocava le note del canto ‘C’eri tu alla croce di Gesù?’, mentre il gospel ‘Joyful, Joyful’, di Andy Beck, in forma animata riprendeva le note dell’Inno alla gioia di Beethoven. Delicato e struggente il ‘Panis Angelicus’ di César Franck , seguito da una ‘canzone del cuore’, There’s a song in my heart’, del compositore veneziano Andrea d’Alpaos. In finale ancora un brano gospel, carico di intensità ‘Total Praise’. Soprano solista, Maria Chiara Ardolino; pianista, Paolo Notargiacomo. Il coro era diretto dalla pronipote di Giuseppe Verdi, Francesca Seri, che si è anche esibita come flautista.
I brani sono stati sapientemente ed esaurientemente presentati dal veterano professor Paolo Padoan. Il pubblico, particolarmente numeroso, ha festeggiato caldamente i due cori, convocandoli in finale in un gustosissimo buffet preparato della comunità della Cattedrale e patrocinato dalla dottoressa Gianna Cuccolo, organizzatrice della manifestazione.
a.b.