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Il SACRAMENTO della CONFESSIONE

CAPIRE E VIVERE LA CONFESSIONE

6 aprile 2017

C’è difficoltà oggi a parlare del Sacramento della Confessione e a viverlo ?
La gente si confessa? Voi? Quando l’ultima volta? Con quale frequenza ti confessi?
Che valore ha Confessione dei figli? Buona, inutile, roba da bambini, preziosa esperienza di grazia?

1. Per capire e vivere il Sacramento della Confessione sono necessarie alcune premesse:
- Riconosciamo che non ci siamo fatti da soli e non viviamo soli: siamo creati e amati da Dio che è
Padre = origine e sostegno di tutto
Figlio = siamo sua immagine; si è fatto uomo per portare a compimento la nostra vita
Spirito Santo = fonte di legame e di amore
- Riconosciamo il nostro legame con la Chiesa, nella quale Gesù ci diventa contemporaneo e
gli altri ci diventano ‘prossimi’.
- Riconosciamo di essere persone in cammino, uomini e donne in costruzione,
- sperimentano la fragilità; sincerità verso noi stessi e verso la nostra coscienza
- abbiamo una responsabilità gli uni verso gli altri: un compito, una missione:
- la libertà di usare i nostri doni per il bene nostro e degli altri,
- un patrimonio di fede da vivere e comunicare ad altri, ai figli…

2. Ritroviamo nella storia Uno che si è messo accanto all’uomo debole e fragile, malato e peccatore:
- rimprovera i peccatori non confessi, i farisei e altri
- accoglie i peccatori disposti a pentirsi: la donna che gli profuma i piedi, la samaritana al pozzo, Zaccheo, la donna adultera, il ladrone, e infine Pietro.
L’uomo può rinascere da questo sguardo, come un bambino dallo sguardo della madre.
S.Agostino e l’incontro con gli amici, con S.Ambrogio, e il battesimo.

3. Lo sguardo di Gesù, la sua accoglienza, la sua capacità di ricostruzione dell’uomo e della donna proseguono nella Chiesa. Il giorno di Pasqua, incontrando gli apostoli nel Cenacolo Gesù dice:
“Ricevete lo Spirito Santo; a chi perdonerete i peccati saranno rimessi…”
Prima di salire al cielo: “ Andate, battezzate…”.
Nella Chiesa si diventa cristiani per un gesto di accoglienza e misericordia che si chiama Battesimo.
Abbiamo tante occasioni per essere guardati con misericordia e per domandare misericordia:
all’inizio della Messa, alla fine di ogni giornata, in ogni domanda di perdono, in ogni atto di pentimento.

4. Tutto questo trova il suo luogo operativo nel sacramento della Confessione, con questi atti:
1. Esame di coscienza 2. Dolore dei peccati 3. Confessione dei peccati
4. Proposito di non commetterne più 5. Penitenza di riparazione con ringraziamento
Il sacerdote dona il perdono del Padre, con l’azione di Gesù vivo nella Chiesa attraverso lo Spirito Santo

5. Per i bambini la Confessione ha prima di tutto un valore pedagogico:
per educare la coscienza sul bene e sul male; per rendere sicuri della misericordia.
In don Bosco, Confessione e Comunione sono due punti forti della pedagogia.

Educare cristianamente
Nel 1863 vennero a visitare Don Bosco due signori inglesi, uno dei quali era ministro della regina Vittoria. Entrando nella sala dove più di duecento giovani stavano studiando in perfetto silenzio, i due signori si meravigliarono e chiesero a Don Bosco il segreto di quel magnifico comportamento. Don Bosco rispose che il segreto era non nei castighi o nella disciplina, ma nella confessione e nella comunione frequente.
«Peccato, rispose il ministro inglese, che noi non abbiamo questi strumenti».
E Don Bosco aggiunse:
«Se non si usano i sacramenti, allora bisogna usare la forza».
«E' vero, concluse il ministro, o religione o bastone; lo dirò a Londra».