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Sabato 27 maggio 2017 – Sant’Agostino di Canterbury, 534-604

 

Il CIELO APERTO

Gesù è sempre più esplicito nel riferire la sua vita al Padre. Egli apre anche per i discepoli la strada che conduce al Padre, rendendola semplice e profondamente umana. Basta guardare Gesù, amare Lui, chiedere nel suo nome e il Padre riversa su di noi la vita e la gioia. La fede è dunque un rapporto, una iniziativa di Dio che si china su di noi, ridesta la nostra libertà e la nostra attrattiva, per portare a compimento il nostro desiderio di felicità.

Vangelo secondo Giovanni 16,23-28

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».