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Mercoledì 14 giugno 2017 Santi Valerio e Rufino, martiri, IV secolo

 

Vangelo secondo Matteo 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

LA LEGGE CHE CI COSTITUISCE

Cos’è la Legge, se non l’espressione della struttura creata da Dio? Persona, uomo e donna, famiglia, la società nella sua costituzione fondamentale: con tutte le varianti delle varie culture, ma con l’inevitabile configurazione determinata dall’origine, per cui un sasso è un sasso, un animale è un animale, una persona è una persona. Si può sovvertire questo ordine? Lo si può solo portare a compimento, realizzandolo secondo tutte le sue potenzialità. Per questo il Figlio di Dio è diventato Figlio dell’Uomo.