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Mercoledì 12 luglio 2017 – San Giovanni Gualberto, abate, 995-1073

Vangelo secondo Matteo 10,1-7

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

UNA STORIA NUOVA

Non li ha costituiti subito come gruppo dei dodici. Erano tra i suoi discepoli, e Gesù li ha chiamati a sé per investirli della missione doveva cominciare dalle ‘pecore perdute’ della propria nazione. A conclusione del Vangelo, gli stessi dodici vedranno aprirsi i confini del mondo e del tempo, per una missione universale. Rimanendo con Gesù per circa tre anni, gli apostoli hanno vissuto un’esperienza unica, origine di una storia nuova e dono di grazia per tutti gli uomini.