Vai al contenuto

Mercoledì 20 settembre 2017 Vangelo secondo Luca 7,31-35 – Santi Martiri Coreani Andrea Kim Taegon e compagni, sec. XIX

Vangelo secondo Luca 7,31-35

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

IL CAPRICCIO E IL BISOGNO

Quante volte giudichiamo in base al nostro capriccio? ‘Mi piace, non mi piace’. Spesso è appena l’impressione del momento, che cambia con il cambiare del vento o gli umori della stagione.
C’è un bisogno più profondo del cuore, con il quale valutare i fatti della vita e verificare quello che ci corrisponde. C’è un rispetto della realtà, un’attenzione a ciò che accade, come opportunità e non come ostacolo. Occorre domandare il dono della sapienza per riconoscere Colui che ci viene incontro.