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Giovedì 5 ottobre 2017, Santa Maria Faustina Kowalska, Polonia 1905-1938

Vangelo secondo Luca 10,1-12

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

CHIAMATI E INVIATI

Altri settantadue, oltre ai dodici: ‘designati e inviati’ a preparare la strada a Gesù. Non solo gli apostoli, né solo i primi discepoli. Tutti i seguaci di Gesù sono inviati nelle città, nei paesi, nei luoghi di lavoro e di vita, nelle famiglie. Come potrà il mondo conoscere Cristo? Come potranno i nostri figli, e i loro compagni di scuola e di gioco, italiani e stranieri? Occorre un genitore, un nonno, un insegnante, un amico. Senza pretese, ma con la fedeltà di chi sa di essere chiamato e inviato.