Vai al contenuto

Mercoledì 25 ottobre 2017, San Gaudenzio da Brescia, secolo IV; Beato Carlo Gnocchi 1902-1956

Vangelo di Luca 12, 39-48

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: “Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

SERVI VIGILANTI

Tra i servi ai quali affida le sue proprietà, il padrone riconosce il più attento e vigilante e lo mette a capo di tutti gli altri. Pietro domanda a Gesù se la parabola è solo per gli apostoli o per tutti: fa bene a tutti conoscerla. Nell’esperienza concreta, i servi vigilanti sono coloro che il padrone ha scelto preventivamente, come gli apostoli e i loro successori, e coloro che hanno guadagnato questa fiducia nel corso della vita, cioè i santi: ambedue sono nostri custodi e testimoni.