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Lunedì 22 gennaio 2018, San Vincenzo, diacono e martire, m. 304

Vangelo secondo Marco 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

IL BENE CHE FA BENE

L’azione di Gesù è così sorprendente che i suoi avversari arrivano ad attribuirla all’intervento di satana. Talmente l’essere prevenuti impedisce di cogliere la verità, da negare anche ciò che sarebbe evidente. Come può satana agire contro se stesso? Come può il principe del male operare il bene? Negare esplicitamente l’evidenza diventa una bestemmia contro lo Spirito Santo: un impedimento all’accoglienza della verità; un’autodistruzione diretta. Gesù è il Bene che fa bene, da accogliere con cuore libero.