Coprire le buche e rifare le strade, rinnovare la scuola e rendere interessanti le lezioni, riaprire i negozi e rimettere in circolo il commercio, rifare la politica e ricostruire la società, dare lavoro e regolare turni e stipendi in rapporto al carico familiare, assistere i poveri e regolare l’afflusso degli stranieri, e via di seguito. Chi non vorrebbe aggiustare regole e percorsi della società? Chi non pensa di avere in mano un frammento di bacchetta magica per aggiustare pezzi di mondo? Sfilate, manifestazioni, striscioni, e persino scioperi diventano proclami della nuova giustizia e della giusta società. Più siamo, più valiamo; più gridiamo, più contiamo. Libertà per tutti, di fare e manifestare, gridare e protestare! Quanto vale? Cosa produce? Coinvolgersi o non coinvolgersi? A ciascuno la sua scelta personale.
Partiamo dal fondo della questione, dalla sorgente dove nascono cose e persone, dove sboccia il fiore del giorno, dove il mondo comincia all’origine. Guardiamo in faccia un bambino che gira gli occhi a destra e a sinistra. Entriamo in una scuola dell’infanzia, dove lievita il pane. Incontriamo un gruppetto di ragazzini frementi. I primi boccioli di primavera spuntano nel giardino di casa. Famiglia, scuola, chiesa, oratorio, amicizia sono le aiuole dove le piante crescono, dove un bambino diventa ragazzo, un ragazzo diventa giovane e il giovane diventa uomo e donna. E’ una crescita da mese di marzo, con pioggia e sole, freddo e umido, attesa e speranza. Spruzzate di siti e messaggini, invasioni di programmi televisivi, aggressioni di cronache delittuose, rimescolate nei forni delle ‘scienze’ psicologiche e sociologiche. Scrosci di pioggia e fango, folate di vento e tempesta.
Ogni giorno nasce un uomo nuovo, ogni giorno il mondo gira, ogni giorno sorge il sole. Il cuore di un uomo nasce desideroso di bene e di alterità, pur trafitto da tentazioni. La voglia di incontrare, il desiderio di amare, il bisogno di relazione aprono le paratie e sollecitano al dono e all’incontro. Fermenti di vita e di preghiera; luoghi di verità e di vita; intrecci di carità e misericordia. Cammini da accompagnare, cuori da sostenere, strade da segnare. Nuove cordate, con il soccorso della sapienza degli anziani, l’esperienza degli adulti, la fortezza dei giovani. Uomini che tentano, con tutti i limiti, di costruire un pezzetto di mondo dove il lavoro non miri soltanto al guadagno ma alla condivisione che tutti valorizza. Qualcuno che affida la giovane vita spenta precocemente alle braccia del Padre che l’ama per sempre! Lì sopra, una Guida precede e sostiene. In vetta alla croce un Uomo attira tutti a sé. Il terzo giorno, nella corsa al sepolcro vuoto, il cuore sobbalza davanti a Cristo che vince la morte. Il cammino di Pasqua apre al Paradiso.