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Venerdì 11 maggio 2018 Santi Anastasio, Teopista e figli, sposi e martiri, Camerino, Macerata 251

Fioretto di Maggio stasera ore 20,45 insieme con la lettura del Vangelo dell'Ascensione, in Cattedrale nella Cappella dell'Eucaristia

Vangelo secondo Giovanni 16,20-23

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

IL DOLORE E LA GIOIA

La sofferenza non è inutile. La vita insegna che il dolore è una porta che apre alla felicità, come la creatura data alla luce nella sofferenza della madre. Gesù ha accolto la croce, rendendola strumento di un amore interamente donato. La croce è diventata passaggio alla vita nuova di risorto. Può accadere anche per i nostri piccoli e grandi dolori, vissuti e offerti come occasione di impegno, di dedizione, di amore a Gesù per la vita nostra e quella dei fratelli..