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Giovedì 17 maggio 2018, San Pasquale Baylon ‘teologo dell’Eucaristia’, Spagna 1540-1592

Ciao, verso Pentecoste con Maria. Stasera da Campo Marconi ore 20,45  a Via Fava. 

 

Vangelo secondo Giovanni 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

ANCHE PER NOI

Gesù prega anche per noi, che abbiamo creduto in Lui attraverso la testimonianza dei primi. Non è solo una fede-conoscenza, ma una fede che ci rende partecipi dell’unità di Gesù con il Padre. Il Figlio di Dio viene tra noi uomini per farci vivere della vita stessa di Dio. Nello scorrere della storia, l’unità dei discepoli con il Signore diventa il segno più evidente e più efficace perché tutti arrivino a riconoscere Gesù e partecipino dell’unità con il Padre.