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Giovedì 7 giugno 2018 Sant’Antonio Maria Gianelli, vescovo, La Spezia 1789-Piacenza 1846

Vangelo di Marco 12,28-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

DISCEPOLI DEL MAESTRO

Lo scriba approva Gesù, il Maestro! Gesù intravvede la posizione buona di quell’uomo. Conoscere è importante, per avere chiari i comandamenti come strada di moralità, che conduce alla realizzazione della persona e alla corretta impostazione della società. Gesù, mentre dice allo scriba che non è lontano dal regno di Dio, gli prospetta un nuovo passo. Quale? Non ci salvano la conoscenza e la sapienza, ma la sequela. I discepoli del Gesù, non solo ne imparano e conoscono la dottrina, ma lo seguono come Maestro.