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Giovedì 25 ottobre 2018, Beato Carlo Gnocchi, sacerdote, 1902-1956

Vangelo secondo Luca 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

UN CRISTIANESIMO DI FUOCO

Quale impulso del cuore detta a Gesù queste ‘parole di fuoco’? Lo brucia la fiamma dello Spirito Santo. La presenza di Gesù nel mondo non è una mansuetudine che snerva, ma una grazia che fa vivere, dona una identità, lancia in missione. Santa Caterina fa eco alle parole di Gesù: “Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!”. Domandiamo la grazia di vivee ogni giorno con lo slancio del bambino che esce dal grembo, come don Carlo Gnocchi.