Vai al contenuto

Giovedì 13 dicembre 2018 Santa Lucia, Vergine e Martire, m. 304

Vangelo di Matteo 11,15

In quel tempo Gesù disse alle folle: “In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!
A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

IL PIU’ GRANDE

Gesù è la grande novità, l’imprevisto che divide la storia in due parti, prima e dopo di Lui. Coloro che l’hanno atteso e desiderato e annunciato stanno alla sua ombra. Coloro che l’hanno incontrato e lo incontrano vivono alla sua luce. Giovanni Battista, il più grande degli antichi, perché il più coinvolto nella vita di Gesù, è più piccolo del bambino che Gesù accarezza. La grazia di averlo incontrato e di seguirlo, è l’avvenimento dominante della storia e della nostra vita personale.