Vai al contenuto

Sabato 22 dicembre 2018 – Santa Francesca Saverio Cabrini

Vangelo di Luca 1,46-55

Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

IL CANTO DI MARIA

Il canto di Maria raccoglie i fili della storia d’Israele e della promessa di Dio, che si realizza nella sua persona. Nello stesso tempo, si lancia verso il futuro, perché il Signore attua la sua misericordia ‘per Abramo e la sua discendenza, per sempre’. Lode e ringraziamento si perpetuano nella vita di ciascun cristiano e dell’intera Chiesa, nella quale questa storia viene raccolta e dalla quale si estende e si comunica al mondo. La Chiesa fa risuonare ogni sera il canto del Magnificat nella preghiera del Vespero.