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Lunedì 20 maggio 2019 San Bernardino da Siena 1380-1444

Vangelo secondo Giovanni 14,21-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

DIMORA DI DIO

Gesù ci considera come discepoli e ci vuole amici che lo amano e lo seguono. Vuole starci vicino, non solo con la presenza nelle Chiese nel segno dell’Eucaristia, ma nella profondità del nostro essere. L’amore che Padre e Figlio hanno per noi, li conduce a ‘prendere dimora’ in noi. Padre e Figlio ci donano lo stesso Spirito Santo che li unisce nell’amore, per condurci a ricordare e a vivere tutto quello che Gesù ci ha detto e ci ha donato.