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Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Introduzione del celebrante

Gesù conosce i nostri desideri e i nostri bisogni, e ci risponde come agli Apostoli sul lago. Ci rivolgiamo a Lui con fiducia.

  1. Signore Gesù, anche noi oggi come gli apostoli sul lago, ti possiamo scorgere mentre ci chiami in questa Eucaristia e ci doni il pane della vita; donaci di accoglierti con l’entusiasmo di Giovanni e di Pietro                                               Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
  2. Signore Gesù, Ti preghiamo per Papa Francesco, che hai chiamato come Pietro ad essere pastore della tua Chiesa. Dona a noi cristiani e a tutti gli uomini la grazia di ascoltarlo e seguirlo come maestro e testimone di fede e carità,            Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
  1. Signore Gesù, ti affidiamo i sacerdoti: il tuo amore e la tua grazia vincano ogni fragilità e debolezza. La preghiera del Rosario nel mese di maggio ci conduca a meditare i misteri della tua vita, morte e risurrezione,                                          Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
  1. Signore Gesù, ti preghiamo per i giovani e i ragazzi, gli educatori e gli insegnanti; l’Università Cattolica e tutte le scuole siano luoghi di formazione alla vita,                                                                                                                          Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Donaci o Signore la gioia di credere in te e di riconoscerti, mentre in questo tempo pasquale ti riveli nella liturgia e nella vita. Tu che vivi e regni nei secoli di secoli. Amen.

Spunto della domenica

Gli apostoli riconoscono il Signore: la fede nasce da un fatto riconosciuto e accolto. La fede nasce anche dalla testimonianza di quello che abbiamo visto e udito, come gli Apostoli verso Tommaso. Occorre aprire il cuore alla grazia che accade. E’ una grazia presente, che si manifesta oggi nella Parola, nella comunità riunita, nel pane condiviso. Accogliamo e proclamiamo la testimonianza che ci fa vivere.

 

 

 

 

Vangelo secondo Giovanni 3,31-36

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

VIENE DALL’ALTO

Dopo aver vissuto l’avvenimento della risurrezione, possiamo guardare con più intelligenza queste parole di Gesù. Gesù dichiara la sua origine e la sua identità: viene dall’alto, dal cielo, è amato dal Padre che gli ha messo in mano ogni cosa; potrà donare senza misura lo Spirito di Dio. Egli testimonia all’umanità ‘quello che ha visto e udito”. E’ la stessa cosa che faranno coloro che credono in lui: annunciare quello che hanno visto e udito, il Figlio di Dio nella sua umanità.