di Pierantonio Pavanello, vescovo di Rovigo
Penso che abbiano suscitato un certo sconcerto anche tra i fedeli della nostra chiesa diocesana le notizie (e le polemiche) riguardanti la pubblicazione di un libro sul celibato ecclesiastico a firma di un cardinale (il cardinale Sarah) e del Papa emerito, Benedetto XVI, che successivamente ha chiesto che venisse ritirata dal volume la propria firma. Senza entrare nei dettagli, mi sembra utile precisare due punti fondamentali.
Il primo: oggi nella Chiesa cattolica non esistono due papi. L’unico Papa è Francesco. Lo esige la natura stessa del ministero petrino: il Papa, successore di Pietro è centro di unità della Chiesa e pertanto non può esservi che un solo Papa. Lo ha riconosciuto più volte lo stesso Benedetto XVI, che ha sempre ribadito la sua “filiale” obbedienza a Papa Francesco. Servirsi di scritti o dichiarazioni di Benedetto per opporlo a Francesco non è solo agire contro l’unità della Chiesa, ma anche mancare di rispetto nei suoi confronti.
Un secondo punto riguarda il celibato ecclesiastico: il celibato dei sacerdoti (preti e vescovi) è un grande dono per la Chiesa. E’ il segno di un dono totale a Dio e ai fratelli. Per questo il celibato appare particolarmente consono al ministero sacro. La Chiesa latina proprio per questo riserva l’ordinazione sacra solo a uomini che si riconoscono chiamati al celibato e si impegnano a rispettare la continenza perfetta. Il magistero recente ha confermato questa posizione tradizionale e anche Papa Francesco ha espresso più volte la sua grande considerazione per il celibato dei sacerdoti. Ciò non toglie che vi sia da sempre nella Chiesa cattolica anche la presenza di presbiteri coniugati: innanzitutto i presbiteri delle Chiese cattoliche di rito orientale. Anche nella Chiesa latina poi vi sono delle eccezioni: sono stati ammessi infatti (durante il pontificato di Benedetto XVI) all’ordinazione sacerdotale uomini sposati provenienti dalla chiesa anglicana. La presenza di forme diverse di ministero non ci deve stupire, ma deve spingerci a valorizzare la ricchezza della molteplice tradizione della Chiesa.
+Pierantonio Pavanello - Vescovo