Vangelo secondo Marco, 16, 15-18
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
SCELTO PER LA MISSIONE
Più di tutti gli altri apostoli, Paolo corrispose al comando di Gesù di ‘andare in tutto il mondo’: oltre la Palestina, in Asia Minore, in Grecia, a Roma e forse in Spagna. Il suo metodo era di impiantare una chiesa e andare altrove, così come si pone un albero nel terreno e lo si fa fiorire. A questo era stato chiamato il giorno in cui – mentre si recava a Damasco per imprigionare i cristiani – la voce di Gesù lo fermò e lo scelse per portare il suo nome ‘a tutte le nazioni’.