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Sabato 1 febbraio 2020 Sant’Orso d’Aosta, sacerdote, m.529

Vangelo secondo Marco 4,35-41

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

LA LUNGA TRAVERSATA

Nella barchetta della nostra vita e nel grande barcone della storia, è salito il Signore Gesù, che fa con noi la traversata. Ci accompagnano albe e tramonti, bonacce e tempeste. E’ lungo il tragitto per giungere “all’altra riva”. Gesù è con noi. Perché avere paura? Non sappiamo se la tempesta si calma subito, oppure se la pace arriva alla fine del viaggio. Ci basti la certezza di essere voluti e amati, accompagnati e salvati.