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Cos’è il CRISTIANESIMO

PER VIVERE IL CRISTIANESIMO

Quando l’annuncio cristiano intercetta la vita reale, allora si dimostra convincente e conveniente. Occorre avere la grazia di venire introdotti a capire e a vivere, così come è accaduto ai primi discepoli del Signore: non sono stati convinti attraverso una dottrina, ma nell’incontro con una Presenza. L’incarnazione è la chiave per comprendere: il Figlio di Dio si fa uomo e vive la nostra stessa esperienza umana, riscattandola e salvandola dal di dentro. Egli prosegue la sua compagnia all’uomo e alla donna di ogni tempo nella sua condizione di risorto. Facendo eco a Sant’Agostino che si rivolge ai pelagiani, potremmo ripeterci: “Questa è l’orrenda radice del vostro errore: voi pretendete di far consistere il dono di Cristo nel suo esempio, mentre quel dono è la sua persona stessa”. Il metodo per seguire Cristo, quindi, non è appena fare nostra la sua dottrina o imitare il suo esempio, ma riconoscerlo e seguirlo attraverso il segno nel quale Egli permane, la Chiesa, suo Corpo, come afferma decisamente San Paolo. E’ possibile quindi concepire la vita come ‘rapporto costitutivo con il Mistero che mi fa all’istante’. Sulla linea di questi fondamenti, si delinea il percorso proposto da don Giussani negli Esercizi annuali della Fraternità di Comunione e Liberazione. In questo libro trovano posto quelli svolti nel 1988-89-90, rispettivamente con questo titolo: Vivere con gioia la terra del Mistero. - Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne. - Guardare Cristo. Riprenderli in mano dopo averli vissuti rinnova il desiderio e la decisione di farne esperienza: “Che cos’è il cristianesimo se non l’avvenimento di un uomo nuovo che per sua natura diventa un protagonista nuovo sulla scena del mondo?”

Luigi Giussani, La verità nasce dalla carne. A cura di Julian Carron, BUR Rizzoli  Milano 2019, pp 276 € 14,00