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Sabato 4 luglio 2020 Sant’Elisabetta di Portogallo, Regina, 1271-1336 Beato Piergiorgio Frassati, Torino 1901-1925

Vangelo di Matteo 9,14-17

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

LA FESTA DELLO SPOSO

Ancora il gioco dello sposo e degli amici che non digiunano, messi a confronto con l’ascesi del Battista e dei suoi seguaci. Stare con Gesù è stare in festa, una festa di nozze. Non si può proprio digiunare! Attirandoci e sé, lo sposo ci conduce alla vera festa della vita, che consiste nel dono totale di sé, come è accaduto a Gesù e allo stesso Giovanni. Entriamo ogni giorno nella dinamica di questa festa con il Signore Gesù, portando con gioia la sua e nostra croce.