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Sabato 18 luglio 2020  San Bruno di Segni 1040-1123

Vangelo di Matteo 12, 14-21

In quel tempo i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni.

IL SERVO FEDELE

Gesù non è una vittima sacrificale che si lascia catturare e uccidere a sua insaputa. Di fronte alla determinazione dei farisei di ‘farlo morire’, egli si allontana e prosegue la sua opera di guarigione e salvezza, come servo amato, fedele a Dio. Arriverà il tempo il cui il ‘servo di Dio’ offrirà volontariamente se stesso per salvare i suoi fratelli, riscattando la loro ribellione, ‘obbediente fino alla morte e alla morte di croce”.