Martedì 25 agosto 2020
San Giuseppe Calasanzio, Spagna 1558- Roma 1648
Vangelo secondo Matteo 23,23-26
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
LEGALISMO E CARITA’
Come Gesù ha potuto affrontare in modo così diretto i farisei, denunciando la loro ipocrisia legalista? Si consideravano apposto con le tasse del tempio ma trasgredivano la legge fondamentale della giustizia e della carità. E oggi? Forse c’è superficialità anche nell’adempimento dei doveri legali e ci si accontenta di una buona apparenza esteriore. Così non si soddisfa la giustizia verso il prossimo né si realizza la pace interiore. Gesù spinge in un’altra direzione, che conduce al cambiamento del cuore.