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Martedì 3 novembre 2020 San Martino di Porres, Lima 1579-1639

Vangelo secondo Luca 14,15-24

In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

LA RISPOSTA ALL’INVITO

Preferiamo mangiar da soli, o accettiamo l’invito a cena? Ci chiudiamo nella nostra piccola vita, concentrandoci nella misura dei nostri interessi e dei nostri egoismi, o ci apriamo all’incontro e alla compagnia? In questi tempi difficili, la risposta agli inviti e la comunicazione con gli amici percorrerà piuttosto le strade virtuali, e forse avrà modo di ampliarsi ancor più. Potremo godere di parole e sguardi che richiamano l’invito di Gesù alla festa dell’amicizia in terra, e della gloria della sua visione in cielo.