Domenica 8 novembre 2020 - XXXII del tempo ordinario A
Introduzione del celebrante
La celebrazione eucaristica ci apre all’attesa della venuta di Gesù, lo sposo che ci ama e ci salva. A Lui affidiamo invocazioni e suppliche.
- La fede è la lampada consegnata a noi nel Battesimo: possa illuminare i nostri giorni per riconoscere il Signore nelle circostanze della vita, liete e belle, difficili e dolorose,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- La speranza è la certezza che sostiene nel cammino; il pane eucaristico e la parola del Signore ci illuminino e sostengano, nella compagnia dei fratelli, in famiglia e nella società,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- La carità è il fuoco dello Spirito che conforta i sofferenti nel corpo e nello spirito e sostiene chi si dèdica al prossimo; affidiamo questo nostro mondo colpito dalla pandemia,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- Signore Dio nostro, dona ai popoli, alle comunità e alle famiglie, energia e coraggio, accoglienza e fraternità, rispetto e collaborazione,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
Conclusione del celebrante
O Signore, Tu sei vita e salvezza. Sostieni secondo la tua volontà la preghiera del tuo popolo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Spunto della Domenica
Cristo sposo atteso e amato: una cosa bellissima. Occorre attenderlo con passione e con l’intelligenza del cuore, con una vita ‘piena’ e non vuota. Piena dell’olio che lui stesso ci ha consegnato, con vigilanza e sapienza. L’attesa cristiana non è una passività o rilassatezza, ma suscita l’iniziativa per trafficare il dono di Dio. In questo tempo di crisi, ci viene offerta l’opportunità di vivere la pazienza, la carità e la condivisione, nella giusta misura nell’uso dei beni. Chiediamo la sapienza di Dio, come ci invita la prima lettura.