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Giovedì 19 novembre 2020 San Fausto di Alessandria, diacono e martire

Vangelo di Luca 19,41-44

In quel tempo Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

GESÙ PIANGE SULLA CITTÀ

Gerusalemme riceve la visita del Figlio di Dio, e non la accoglie. Anzi, violentemente la respinge. Gesù piange su questo rifiuto perché la città si trova indifesa rispetto agli attacchi del male, che saranno impersonati qualche decennio dopo dall’assalto dell’esercito dell’impero romano. In un tempo di sofferenza e di desolazione, Gesù guarda ancora le nostre città, che sono tutte insieme la ‘sua’ città, e condivide il pianto di tanti. Il suo pianto ci consola, perché la Sua è la croce che conduce a salvezza.