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Mercoledì 2 dicembre 2020 Santa Bibiana-Viviana, martire IV sec; San Cromazio d’Aquileia, vescovo 335-407

Vangelo di Matteo 15,29-37

In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d'Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

POVERI E AFFAMATI

La folla va dietro a Gesù, portandogli le persone inferme e malate. Gesù inaugura la sua azione di salvatore le guarisce, e allarga lo sguardo sulla folla che lo segue da tre giorni e ha esaurito le provviste. Gesù non compie da solo il miracolo della moltiplicazione dei pani, ma chiede la collaborazione dei discepoli, che gli offrono pani e pesci e li distribuiscono moltiplicati alla folla. Oggi, come Gesù ci chiede di continuare il suo miracolo?