PERCHE’ VIENE ?
Le paratie del Mose rimangono abbassate e l’alta marea torna a invadere la città, provocando i consueti malanni; un qualsiasi inconveniente è venuto a sconvolge le previsioni. Come per tante cose nella vita: mai che si possa essere garantiti completamente. Stiamo attendendo il vaccino antivirus, ma niente ci assicura al cento per cento. Le nostre case sicure non ci bastano, le nostre barriere con ci proteggono mai del tutto, i provvedimenti salva-stato, salva-persone, salva-tutto non sono mai adeguati e non arrivano mai puntuali. Come il salmista, ci troviamo a dire: “Da dove mi verrà l’aiuto?”. Scienza e medicina ci hanno liberato da tante malattie; tutta una serie di precauzioni ci permettono di scendere in strada tranquilli; dominiamo il caldo e il freddo, eppure ad ogni folata di vento ci sentiamo insicuri. Fragili come le mascherine, provvisori come il gel spalmato sulle mani. E’ sempre più grande il nostro bisogno, incolmabile il nostro desiderio. Come fossimo fatti secondo lo stampo di un’orma infinita. E tuttavia trafitti da una ferita, tagliati da una fessura che arriva all’anima. Esiste una salvezza capace di valicare incertezze, superare le paure, rassicurare la vita? Noi che teniamo lontana la figura della morte, e sempre rimaniamo sorpresi all’annuncio di amici e conoscenti che se ne vanno... Ci vorrebbe un Dio, a sanare tutto. S’è mosso il Dio del cielo, il Padre che vede i figli remare nella tempesta. Visto che c’era, non poteva toglierci tutti gli impicci, fare alzare il Mose nel tempo giusto, spazzare via il virus, guarirci dalle malattie, risolvere gli inganni, buttare all’aria gli strampalati oroscopi di tv e giornali? Invece no. Dio ci lascia nel gioco della libertà. E cosa fa? Originale! Viene a vivere a casa nostra, in questo mondo! Risana un lebbroso di qua e un cieco di là, provvede il vino agli sposi e il pane a cinquemila persone, blocca una tempesta e guarda gli uccellini del cielo. Potrebbe correre in ogni angolo della terra ad aggiustare tutto. Non l’ha fatto e non lo fa. Invece va fino in fondo con la sua vita. Come dice San Bernardo: "Venne, colui che poteva accontentarsi di aiutarci" Nasce bambino e cresce ragazzo, giovane, uomo. Lavora, cammina, guarda, incontra, chiama, parla, perdona, ama. Gioisce per la vicinanza degli amici, subisce il loro tradimento e quello del popolo. Patisce un immenso strazio fisico. Muore. Tutto finito? Eccolo risorto! Da quel giorno e per sempre, Egli è presente qui ed ora. Il Natale del Figlio di Dio è ancora una sorpresa per uomini con cuore di bambini e mente libera.