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Martedì 22 dicembre 2020 – Feria di Avvento – Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti, Lodi 1850 – Chicago 1917

Vangelo secondo Luca 1,46-55

In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

LA DONNA CHE CANTA

La lode di Maria che esalta il Signore nel cantico del Magnificat rievoca la storia di Dio che accompagna l’umanità fino al nuovo germoglio di una donna umile e beata per tutte le generazioni. Dio si ricorda della sua misericordia facendosi presente nella vita della Chiesa, nei piccoli e nei poveri che lo accolgono e lo benedicono. Il cantico di Maria risuona ogni giorno nella preghiera del Vespero: anche noi, come Maria, cantiamo di gioia accogliendo il Figlio di Dio.