Vangelo secondo Luca 1,67-80
In quel tempo, Zaccaria, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
L’ALBA DEL SOLE CHE SORGE
Il cantico di Zaccaria, alla nascita del figlio Giovanni, benedice il Signore Dio che visita il suo popolo con il dono del Salvatore. La nascita di Giovanni è l’albore che annuncia il sorgere del sole. Comincia una nuova giornata, una nuova era, un nuovo mondo. Le nostre giornate non rimangono nella notte oscura del male e della disperazione, delle restrizioni e delle chiusure, ma sorridono al nuovo albeggiare. Gesù viene, nostra speranza e salvezza: il sole sorge.