Vangelo secondo Marco 6,53-56
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
SULLE SPONDE DEL MONDO
Sulla sponda del mondo arriva Gesù. Si chiamino Gennèsaret, o mare Mediterraneo o tutti gli Oceani. Gesù Liberatore vuole arrivare lì dove vengono deposti gli schiavi della tratta antica o di quella moderna. Giuseppina Bakhita rappresenta in qualche modo un punto di congiunzione tra le antiche schiavitù e quelle attuali, di uomini e donne vittime orribilmente oppressi. Imperversano anche tante altre schiavitù: droga, denaro, sesso, potere. Come diceva Bakhita, la vera libertà si sperimenta trovando quel ‘paròn’ che è nostro Padre.