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Giovedì 11 marzo 2021 – San Costantino, re e martire, Cornovaglia 520-Scozia 576

Vangelo di Luca 11,14-23

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

LOTTA CONTINUA

Il conflitto tra Gesù e satana non termina con le tentazioni nel deserto. Gesù incontra satana per strada, impersonato negli indemoniati, e svolge opera di sanificazione, liberando quei poveretti. L’azione di satana non è soltanto palese e clamorosa, come in certi episodi del Vangelo; è anche sottile e invasiva. Pervade il cuore di Erode e quello di Giuda, si insinua nelle pieghe di tante nostre buone intenzioni. Occorre stare uniti a Gesù, che scaccia satana con ‘il dito di Dio’, lo Spirito Santo.