Vai al contenuto

Lunedì 22 marzo 2021 – Santa Lea, vedova, comunità di San Girolamo, Roma, 384

Vangelo secondo Giovanni 8,1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

LA MISERICORDIA SALVA

E’ amara la soddisfazione che si riceve nel condannare gli altri, soprattutto quando si tratta di persone deboli, che nemmeno la legge salvaguarda in modo adeguato. Gesù spazza via ogni condanna e ogni violenza: “Chi di voi è senza peccato…”. La sua misericordia salva, non per debolezza o dabbenaggine. Gesù non tralascia di giudicare il peccato, ma ci rilancia nell’impresa della vita e dell’amore: “Va e d’ora in poi non peccare più”.