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Martedì 23 marzo 2021 San Turibio De Mogrovejo, vescovo in Perù, 1538-1606

Vangelo secondo Giovanni 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

DAL PADRE, VERSO IL PADRE

Gesù punta in alto, lì dove i suoi oppositori non potranno raggiungerlo, ma dove saranno condotti coloro che ‘credono in lui’. Gesù indica il suo ‘luogo di origine’, il Padre celeste, dal quale proviene la sua figliolanza divina. Egli si identifica con il nome stesso con cui Dio si era rivelato a Mosè: “Io sono”. Gesù, inviato dal Padre, proclama la sua parola e compie le sue opere. Chi crede in Gesù e a Lui si affida, percorre la strada che conduce al Padre.