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Lunedì 12 aprile 2021 San Giuseppe Moscati, medico, Benevento 1880-Napoli 1947

Vangelo secondo Giovanni 3,1-8

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

I SEGNI DI UNA VITA NUOVA

La risurrezione di Gesù, che abbiamo contemplato e vissuto, come diventa nostra? Andiamo da Gesù insieme con Nicodemo che lo va a trovare di notte per proteggersi dai sospetti degli altri ‘capi’ giudei. Gesù gli dice che dopo la nascita naturale occorre una nuova nascita, suscitata dallo Spirito di Dio: un nuovo principio di vita, soffiato dentro la vita carnale dall’alto. Guardiamo noi e la nostra storia, per ricercare i segni della nuova vita che ci è stata donata.