Sabato 24 aprile 2021
San Fedele da Sigmaringen sacerdote cappuccino, martire, 1577–1622
Vangelo secondo Giovanni 6,60-69
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
DA CHI ANDREMO?
La conclusione dell’episodio della moltiplicazione dei pani e delle parole di Gesù sul pane di vita, è drammatica. Molti se ne vanno, e Gesù rimane solo con i dodici apostoli. Dopo avere in qualche modo intuito che Gesù spalanca la strada a una vita piena, Pietro a nome di tutti dichiara: “Da chi andremo?”. Quando ci si fida di una persona, la si può seguire anche se non la si comprende interamente. Il tempo – come di fatto è accaduto – svelerà la verità delle sue parole.