Vangelo secondo Giovanni 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
UNA CHIESA CHE CONTINUA
La scelta del tredicesimo apostolo, Mattia che sostituisce Giuda, rende manifesta l’identità della Chiesa come opera di Dio tra gli uomini. Mattia viene riconosciuto dagli altri apostoli come uno di quelli che ‘sono stati con Gesù fin da principio’, e la sua personale elezione viene affidata alla scelta stessa del Signore. Si ristabilisce così il fondamento dei ‘Dodici’, e viene lanciata la missione della Chiesa nel mondo, in una continuità di tempo e di spazio che viene a toccare la nostra vita.