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Sabato 10 luglio 2021 Santa Rufina e Seconda martiri di Roma, m.260 Santa Vittoria, martire 

Vangelo secondo Matteo 10,24-33

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

L’AMORE CHE VALE LA VITA

Il calendario cristiano è segnato continuamente dai martiri, uccisi in quanto cristiani che hanno seguito il Maestro fino alla fine. Un ‘destino’ che Gesù aveva annunciato in anticipo con le parole e aveva personalmente vissuto. La fede vale la vita. Perché la fede diventa la tua stessa persona: è quel che ami, quel che desideri, quel che vivi. Con la certezza che, privandoti della vita, i tuoi persecutori non possono toglierti il tesoro che ti fa vivere realmente: l’amore di Cristo.