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Mercoledì 10 novembre 2021 San Leone Magno Papa e dottore della Chiesa 390-461

Vangelo secondo Luca 17,11-19

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

LA DOPPIA GUARIGIONE

Chi non vorrebbe la completa guarigione o immunità dal contagio? Nell’episodio del Vangelo il male è la lebbra, nella vita di oggi è il Covid. Cerchiamo la guarigione o la salvaguardia nella medicina e nel vaccino e i buoni effetti si vedono. Chi non si fida della medicina e del vaccino, è responsabile di fronte a se stesso e agli altri. Tuttavia, nemmeno la guarigione basta per vivere. Salvezza e libertà vengono dall’incontro con Colui che è la vita, come per il decimo lebbroso.