Don LUIGI NEGRI: UN PRETE per AMICO
Avere un prete per amico è una grazia grande. La sintonia nella vocazione e la simpatia personale aprono allo scambio e alla collaborazione. Mi sono imbattuto in don Negri all’inizio degli anni ’70, e ho continuato a incrociarlo negli incontri con don Giussani e nelle sue rapide puntate a Chioggia. Mi è capitato di partecipare anche a suoi incontri con giovani studenti, per la tre giorni di Pasqua e altre occasioni. Una presenza ardente, un giudizio lucido sulla vita e sui fatti, un eloquio coinvolgente.
Ho visto mordere in lui la passione per Cristo e per la Chiesa. Quando divenne vescovo di San Marino e poi di Ferrara, mi coinvolse in incontri con preti e seminaristi a livello pastorale, teologico e spirituale. Mi sorprendevano la sua fiducia e familiarità e lo stile immediato della sua amicizia, che non risparmiava battute anche graffianti. Sono venuto a conoscenza di alcuni suoi gesti di semplice carità quotidiana, ignoti ai più. Non so quanti libri abbia scritto, quante conferenze abbia tenuto in giro per l’Italia, con freschezza e lucidità. Il paragone con lui sorprendeva per la profondità dell’intelligenza e per le prese di posizione anche audaci. Il legame in Cristo, che supera ogni distanza, mi sospinge a ringraziare il Signore per tutta l’opera missionaria ed educativa di don Luigi Negri.
don Angelo Busetto