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Giovedì 23 marzo 2022 – Santa Caterina di Svezia 1331-1381

Vangelo secondo Luca 11,14-23

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

CHI CI SALVA?

In chi possiamo confidare per mettere al sicuro la nostra vita? Chi ci può difendere dall’uomo ‘più forte’ che viene a rapirci la pace, la casa, la vita? Chi opera ‘con il dito di Dio’? In questo tempo, in cui prevalgono la violenza della guerra, la potenza della paura, l’incertezza del futuro, chi ci salva? A Lui, il Signore Gesù, noi guardiamo, insieme con tutti i perseguitati. L’unità nella preghiera e nella carità, variamente vissuta in questi giorni, è via di salvezza.